Ubuntu A.P.S
Italia, Macerata.
Promoviamo una cultura della fiducia e della reciprocità, contrastando l'isolamento e la diffidenza, per arrivare alla fraternità universale.
Riquieste specifiche:
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conoscenza della lingua italiana (livello base)
Modalità: in presenza
Periodo: da settembre a giugno
Tempo minimo: 3 mesi
Tempo massimo: 10 mesi
Contesto della comunità in cui lavora
Macerata è una piccola provincia delle Marche, al centro dell’Italia, con circa 42.000 abitanti con una significativa percentuale di popolazione over 65. Negli ultimi decenni, un’ampia urbanizzazione ha caratterizzato la zona come una delle più residenziali della città, pur avendo al suo interno diversi servizi e strutture per una certa vita di quartiere. La popolazione è di circa 7000 persone. Come dalle altre parti della città e della regione, gli over 65 stanno aumentando anno dopo anno, avvicinandosi ad essere il 40% di tutti i residenti.
I suoi obiettivi
Promuovere una cultura della fiducia e della reciprocità, contrastando l'isolamento e la diffidenza, per arrivare alla fraternità universale. Nello specifico, l’attività di Reteviva coinvolge principalmente i residenti nella parrocchia/quartiere Santa Croce; offre l’opportunità, rendendo la persona protagonista di attività e promotrice di idee, di reinventare un proprio ruolo sociale all’interno di una comunità che solitamente tende ad isolarlo per aver compiuto già gran parte del suo percorso. Diamo sostegno sia alla singola persona, ma di conseguenza e in maniera più o meno indiretta alla famiglia che gli sta accanto
Principali attività svolte
Laboratori vari per over 65, a seconda delle abilità dei volontari disponibili, passeggiate culturali, gruppi di lettura nella biblioteca del quartieri, piccoli servizi a domicilio per chi non può uscire (compagnia, lettura, spesa, acquisto di farmaci, telefonate)
Profilo dei volontari
Buona capacità di ascolto, empatia, relazionalità, accoglienza
Attività da svolgere
Il ruolo che andrebbe a ricoprire il volontario è quello “Facilitatore di reti sociali”: partendo dalle specifiche predisposizioni personali, affiancherà l’opera degli altri volontari “facilitatori” ed, in particolare: frequenterà i singoli laboratori per assicurare un buon andamento delle attività e per favorire la formazione di relazioni generative; potrà creare dei laboratori lui stesso, di sua ispirazione/volontà; si potrà occupare della parte promozionale; si dedicherà ai servizi a domicilio (compagnia, lettura, piccole commissioni). Sarà “un’antenna sociale” per catturare bisogni e necessità all’interno dei vari gruppi e sul territorio.